Grazie al lavoro dei ricercatori spagnoli (università di Salamanca) è stato possibile riscoprire una sofisticata ed antica rete di miniere d’oro nel nord-ovest della penisola.
Utilizzando il Lidar (acronimo di Light Detection and Ranging) è stata inoltre ricreata una mappatura precisa del terreno sottostante, permettendo una vista attraverso la vegetazione e i campi. Gli studiosi hanno così potuto localizzare quella che è stata definita come la più grande miniera a cielo aperta conosciuta e il relativo sistema idraulico. Per estrarre l’oro i romani, non disponendo del moderno esplosivo, si servivano infatti della potenza dell’acqua, la quale permetteva di “tagliare via” interi pezzi di montagna.
I romani appresero queste tecniche dagli egizi, profondi conoscitori dell’idraulica grazie alla loro secolare esperienza.
fonte: (ENG) http://www.archaeology.org/news/2726-roman-gold-spain-engineering-hydraulics-lidar
fonte2: (ESP) http://www.agenciasinc.es/en/News/Laser-from-a-plane-discovers-Roman-goldmines-in-Spain