Nelle catacombe di Palermo c’è una mummia di una bambina di due anni che
sembra apra e chiuda gli occhi a intervalli regolari. Ecco come un antropologo italiano ha svelato il mistero (suggerimento: non è una non-morta).
La piccola Rosalia Lombardo aveva solo due anni quando è morta di polmonite nel 1920. Suo padre era così a pezzi
che chiese ad un imbalsamatore del luogo, Alfredo Salafia, di mummificarla.
Ora, in mostra con altre migliaia di mummie nelle catacombe Cappuccine, sotto il convento Cappuccino di Palermo,
Rosalia ha acquisito la fama di essere una delle mummie meglio conservate nel mondo. Ma questo non è l’unico riconoscimento che si è guadagnata: ogni giorno Rosalia sembra muovere le sue palpebre,
fino a rivelare i suoi occhi blu, e per decenni nessuno è riuscito a capirne il motivo.
Nel 2009 l’antropologo e curatore delle catacombe, Dario Piombino Mascali, svelò il segreto della bionda
mummia, spiegando che il tutto era un’illusione ottica derivante
dalla quantità di luce che filtrava dalla finestra vicina. Lo studioso si accorse di ciò quando, spostato il corpo, notò che (a causa dell’illuminazione più flebile) gli occhi non erano completamente chiusi, e mai lo erano sono stati.
L’antropologo ha anche scoperto come Salafia (che si era portato il segreto nella tomba nel 1933) ha potuto conservare così bene il corpo. Tutte le altre mummie si sono formate con l’aiuto dell’aria secca della zona, mentre Rosalia, secondo un manoscritto attribuito a Salafia, è stata trattata con vari prodotti: glicerina, formalina satura di solfato e cloruro di zinco e una soluzione alcolica satura di acido salicilico.
L’intruglio di Salafia è stato iniettato in un
piccolo foro nella pelle: la formalina in seguito ha fatto in modo
che tutti i batteri che si appoggiassero sul corpo venissero
distrutti, la glicerina ha evitato l’essiccazione del corpo, l’acido
salicilico ha distrutto i funghi e i derivati dello zinco hanno
“pietrificato” la bambina.
Articolo di Giulio Garlaschi
fonte: http://www.sciencealert.com/features/20142209-26213.html
Molto interessante la spiegazione sugli occhi; guardando bene le foto in quella di destra gli occhi sembrano veramente un po’ aperti mentre nella foto di sinistra sembrano più chiusi. È strano che un gioco di luce faccia un effetto così.
Un saluto
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