La teoria più diffusa fino ad alcuni anni fa, sosteneva che le due specie di ominidi si fossero incontrati per la prima volta in Europa. Alcuni studi hanno rivelato che discendiamo in parte anche dai Neanderthal; il genere umano possiede infatti il 4% di Dna proveniente da questo genere ormai scomparso dalla faccia della terra.
Si è sempre riflettuto sulle cause che ne determinarono l’estinzione e la tesi più probabile è che semplicemente i Neanderthal diminuirono lentamente di numero, scavalcati e in parte inglobati dalla nuova razza apparsa in Europa. Prove di un incontro precedente non si avevano tuttavia fino ad alcuni giorni fa, quando nella grotta di Manot, in Israele, non è stato ritrovato un esemplare di Homo Sapiens.
“gli autori hanno riscontrato che manca la protrusione dell’osso occipitale, presente nei neanderthaliani ma non negli umani moderni” così il sito “Le Scienze” riporta la scoperta dei paleoantropologi che sono al lavoro nella grotta.
In sostanza, il cranio ritrovato in Israele appartiene ad individuo, vissuto circa 55.000 anni fa e facente parte di un gruppo da cui discendono gli attuali abitanti dell’Europa. Intorno a circa 60.000 anni fa gli uomini lasciarono infatti l’Africa diffondendosi nel resto del mondo. Migrati in Medio-oriente qui si divisero in diversi gruppi. Alcuni intrapreso un lungo viaggio verso l’estremo oriente mentre altri vissero per millenni nell’antica mezzaluna fertile; in seguito, con la fine delle glaciazioni entrarono in Europa e venendo a contatto con i Neanderthal viventi qui da molte migliaia di anni.
Articolo di Stefano Borroni
fonte:http://www.lescienze.it/news/2015/01/29/news/esseri_umani_moderni_incrocio_neandertal-2460392/
fonte: http://www.repubblica.it/scienze/2015/01/28/news/scoperto_un_cranio_umano_che_segna_il_passaggio_da_neanderthal_all_homo_sapiens-105994151/