Sono stati individuati nella provincia di Gyeongsang (Corea del sud). Risalenti alla dinastia di Silla (dal 57 a.C. al 935 d.C.) rappresenterebbero un ritrovamento unico. Anche se i coreani hanno infatti già trovato altre centinaia di orecchini in oro risalenti alla dinastia Silla, secondo Dae-hwan Kim del Museo Nazionale di Archeologia e dipartimento di storia della Corea, la composizione, le forme e modelli di questi orecchini non sono mai stati visti. La tomba di Geumgwanchong fu costruita tra il quinto e l’inizio del VI secolo, ed è il luogo dove è stato effettuato anche il primo ritrovamento, nel 1921, quando la tomba fu per la prima volta oggetto di scavi.
Gli archeologi sono anche incuriositi dal fatto che gli orecchini probabilmente appartenevano ad un maschio, vittima di un sacrificio umano (usanza comune nell’antica Corea). L’identità del proprietario della tomba Geumgwanchong rimane uno dei misteri più duraturi dell’archeologia coreana. Tra gli altri ritrovamenti sorprendenti, una spada sulla quale sono incise le lettere “Re Yisaji” seppur non vi sia alcuna documentazione del suo nome nei documenti scritti.
Curiosità: il regno di Silla (da non confonfere con il dittatore romano!) nacque 57 a.C. grazie all’azione di Park Hyeokgeose, il quale unificò regni prima indipendenti in Corea. Alleato storico della Cina, riuscì a sopravvivere per circa 900 anni, quando si divise nuovamente in tre regni.
Traduzione di Stefano Borroni
Fonte: http://archaeology.org/issues/195-1511/trenches/3745-trenches-korea-silla-gold-earrings