Nel corso della guerra del Peloponneso la città era stata al centro dello scontro feroce tra Atene e Sparta. Nelle acque poco distanti all’insediamento si svolse infatti una battaglia navale passata alla storia come “Battaglia delle Arginuse” (406 a.C.).
A quel tempo la città non era unita alla terraferma; già molto vicina alla costa dell’odierna Turchia, nel corso del medioevo emerse lentamente un lembo di terra che collegò l’isola alla terraferma e la trasformò in una penisola. Le fonti turche del XVI secolo parlano del luogo infatti non come di un’isola ma di un solo lembo di terra unito.
Nonostante le piccole dimensioni, aveva una discreta importanza commerciale poiché intercettava parte del traffico commerciale diretto sul Mar Nero. Il suo porto testimonierebbe, insieme alle antiche fonti storiche dell’antichità, che di isola effettivamente si trattava.
Gli archeologi hanno affermato dunque di aver scoperto il luogo preciso dove sorgeva la città. Ricerche precedenti avevano già portato alla luce diverso vasellame, segno inequivocabile che nella zona fossero presenti rotte commerciali.
La battaglia di Arginuse
Seppure la battaglia fosse stata vinta dagli ateniesi, si trasformò ben presto in una vittoria di Pirro per quest’ultimi. la flotta ateniese fu colpita da una tempesta e non riuscì a recuperare i propri compagni naufragati nello scontro.
I cittadini ateniesi decisero di punire sei degli otto strateghi che guidavano la flotta per non esser riusciti a portare i salvo i propri compagni, condannandoli a morte. Atene fu costretta in seguito ad accettare una pace momentanea con Sparta, la quale nell’anno successivo tornò all’attacco e sconfisse definitivamente la propria rivale nella battaglia di Egospotami.
Articolo di Stefano Borroni
fonte: http://news.nationalgeographic.com/2015/11/151119-lost-island-aegean-kane-sparta-athens-archaeology/