La scoperta è qualcosa di sensazionale: nel cantiere ferroviario che dovrebbe unire i due Terminal dell’aeroporto di Malpensa (Va) sono emerse 80 nuove tombe preistoriche risalenti a 3.000 anni fa.
Le sepolture funerarie rappresentano un elemento fondamentale nella storia della cultura lombarda perché si aggiungono agli altri reperti che, già da un secolo a questa parte, costituiscono il centro archeologico di Golasecca (Va).
“Le tombe ritrovate durante la costruzione della ferrovia tra i due terminal di Malpensa rimangano in un museo in aeroporto”
E’ questo il contenuto dell’appello di Cristina Cappellini, assessore regionale alla cultura, e di Roberto Maroni, governatore regionale, i quelli tuttavia hanno già incontrato qualche obiezione.
Il sindaco di Somma Lombardo (Va), Stefano Bellaria, ha infatti criticato il fatto che non siano stati interpellati i comuni del territorio: “sono d’accordo con l’assessore Cappellini quando dice di voler far rimanere sul territorio i ritrovamenti. ma per me territorio significa la frazione di Case Nuove di Somma Lombardo“.
In ogni caso la possibilità che Malpensa diventi il primo aeroporto al mondo ad ospitare un museo archeologico è sempre più tangibile: l’operazione di restauro, presso il centro archeologico di Faenza, sarà coperto da FNM e dalla Sopraintendenza per i Beni archeologici della Lombardia.
L’importanza fondamentale di questo ritrovamento è che queste 80 nuove tombe risalgono ad un periodo databile tra il XII e il IX secolo a.C., a differenza invece dei reperti già presenti a Golasecca che risalgono al XI-IV secolo a.C.
Le operazioni archeologiche si concluderanno a febbraio 2016: il mondo dell’archeologia è già in fermento all’idea di poter studiare ed osservare queste tombe, corredi funerarie e altre testimonianze di epoca romana.
Fonti: Corriere della Sera, Repubblica, Varese News
Molto interessante questa notizia, sono appassionato di storia e non vedo l’ora di saperne di più.
Grazie per averla postata.
Un saluto
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