Neanche durante il secondo conflitto mondiale le persone smisero di innamorarsi e amare. La storia che stiamo per raccontarvi è davvero sorprendente.
Una donna, Laura Mae Davis, si era innamorata di un caporale dell’esercito statunitense, Jones Thomas “Cotton”. Si erano conosciuti durante le superiori, lei una cheerleader e lui un giocatore di basket.
Scoppiata la guerra, Jones fu trasferito in una base militare di San Diego, dove incominciò a tenere un diario segreto in cui raccontava della nuova vita in marina e cominciò a confessare il suo amore alla ragazza, aggiungendo anche la volontà che nel caso fosse in morto in azione, il diario sarebbe dovuto andare a lei.

Soldati statunitensi sull’isola di Peleliu
Il caporale purtroppo morì sull’isola di Peleliu nel 1944, teatro di scontro nel Pacifico tra Stati Uniti e Giappone. Non ebbe tempo di dettare le sue ultime volontà: colpito da un cecchino morì sul colpo. Insieme a lui nella battaglia per la piccola isola morirono tanti altri ragazzi come lui (aveva solo 22 anni) si contarono infatti circa 7000 caduti tra fila statunitensi e più di 10.000 tra i giapponesi
70 anni dopo, ormai 90enne, Laura si era recata al museo nazionale della seconda guerra mondiale a New Orleans, per osservare le foto del suo amore perduto e leggere qualcosa su di lui. Solo allora però è rimasta scioccata nell’osservare che nel museo era conservato anche il suo diario.
Il curatore Eric Rivet ha detto che in 17 anni di lavoro presso il museo non aveva mai incontrato qualcuno che era stato effettivamente citato in qualsiasi degli articoli o nei documenti posti in esposizione. Su richiesta della donna, ha mostrato il diario all’interessata scoprendo l’amara realtà: il diario avrebbe dovuto essere nelle sue mani da 70 anni.
Perchè il diario non arrivò mai a lei?
Sembra che dopo la sua morte, il diario fu spedito ad una sorella di Jones, la quale non conosceva in realtà molto bene il fratello. Per questo motivo per molti anni è rimasto nascosto, finchè non è stato donato ad un nipote di Jones , Robert Hunt che a sua volta ha donato il prezioso cimelio al museo di New Orleans.
Robert Hunt aveva paura che consegnando il diario alla legittima proprietaria avrebbe potuto causare problemi in famiglia; Laura si sposò infatti nel 1945 con un pilota statunitense e assunse il suo cognome, Burlingame.
Nelle ultime frasi del diario emerge come l’uomo avrebbe voluto spedire dei soldi alla ragazza ma non ci riuscì mai; Laura ha anche confessato di essere rimasta commossa dal suo amore per lei e dalla sua evidente felicità quando arrivavano le lettere sue e dei genitori. La copertina era un’ulteriore segno della sua dedizione; era completamente ricoperta da una foto firmata dalla donna “con amore, Laura”.
Articolo di Stefano Borroni