Risalente al quarto secolo d.C., questo magnifico manufatto è stato scoperto nel villaggio di Akaki, fuori dalla capitale Nicosia, unico nel suo genere a Cipro.
Non solo questo mosaico è incredibilmente dettagliato e ben conservato, ma illustra scene di gara complete di quattro carri, ciascuno dei quali è a sua volta raffigurato con 4 cavalli. Sono presenti anche delle iscrizioni, si pensa possano essere i nomi degli aurighi.
Gli esperti ritengono anche che si tratti di una rappresentazione delle diverse fazioni che gareggiavano nella Roma antica. Fryni Hadjichristofi, archeologo del dipartimento delle Antichità di Cipro, ha sostenuto che:
“L’ippodromo è stato molto importante in epoca romana, era il luogo dove l’imperatore appariva al suo popolo e proiettava il suo potere”
D’altra parte va ricordato che proprio negli ippodromi al popolo era consentito esprimere lamentale contro l’imperatore. Molti ritengono erroneamente che fossero i giochi tra i gladiatori quelli più popolari nell’antica Roma; in realtà erano le corse dei cavalli il vero sport “nazionale” dei romani. Le corse agli ippodromi divennero così importanti da determinare anche la storia dello stesso impero; famosa è infatti la rivolta di Nika, quando le diverse tifoserie lasciarono da parte le proprie divergenze per unire le forze contro l’imperatore Giustiniano a Costantinopoli (la rivolta fu repressa nel sangue)
La parola ippodromo deriva dal greco, Hippos (cavallo) e dromos (circuito); fu proprio dalla Grecia che questo sport si diffuse nel mondo romano.
Il team ritiene che il mosaico fosse di proprietà di una villa di qualche ricco signore o nobile locale; inoltre sostiene che il pavimento a mosaico è una scoperta unica per via della tecnica e il tema utilizzato per costruirlo. Sperano questa scoperta fornisca nuove informazioni sul periodo romano a Cipro e come le persone del tempo utilizzassero i pavimenti a mosaico sull’isola.
I ricercatori hanno notato che la maggior parte degli importanti reperti antichi del luogo, come questo mosaico, si trovano generalmente di solito lungo la costa, perché è qui che le città e le città fiorivano nell’antichità.
Un piccolo pezzo di pavimento decorato era stato già scoperto da un contadino nel 1939, ma di scavo vero e proprio non si è parlato sino a pochi anni fa, a causa dei lavori su altri siti, ha spiegato l’archeologo Hadjichristofi.
Cipro fu un’isola ricca e molto importante nell’antichità, conosciuta sopratutto per la produzione di rame e di legname proveniente dagli ampi boschi che un tempo ricoprivano Cipro, così come la ceramica.
Articolo di Stefano Borroni
Fonti: http://edition.cnn.com/2016/08/11/travel/cyprus-mosaic-trnd/