In Polonia è stata costruita una Chiesa cattolica di 224 anni

Storia e architettura si mischiano in questo racconto interessante: nel giorno dell’anniversario dell’indipendenza nazionale la Polonia apre un enorme santuario cattolico. Il progetto della Chiesa della Divina Provvidenza di Varsavia era stato avviato oltre due secoli fa.

La prima pietra del santuario cattolico nella capitale polacca fu posto nel lontano 1792, quando una rivoluzione agitava la Francia e l’Italia era ancora un complesso di frammenti di Stati autonomi. Nel corso del tempo, un’invasione russa e 2 guerre mondiali hanno messo in stallo l’iniziativa, tant’è che il progetto è ripreso solamente nel 2003, con un investimento iniziale di 50.000 euro proveniente da donazioni private.

Com’è noto, in Polonia vive un’ampia maggioranza romano-cattolica, e la Chiesa mantiene la sua influenza nella politica e negli affari sociali. Una messa inaugurale è stata celebrata all’interno del santuario, alla presenza del primo ministro polacco Beata Szydlo e del presidente Andrzej Duda. L’arcivescovo Stanislaw Gadecki ha citato Giovanni Paolo II, pontefice dal 1978 al 2005, invocando un uso «responsabile della libertà» e la difesa contro «arroganza del potere».

Nonostante siano passati oltre due secoli dall’inizio del progetto, i lavori sula chiesa non sono ancora ultimati: alcuni dipinti sono incompleti e le vetrate colorate devono essere ancora terminate in alcuni dettagli.
Non tutti in Polonia approvano l’edificio, il cui stile rotondeggiante ha fatto sì che la chiesa guadagnasse il poco lusinghiero soprannome di “the giant lemon juicer“: il grande spremi-agrumi.
Oltre alla struttura della Chiesa adibita alle funzioni religiose, il complesso include un pantheon dei personaggi illustri della storia polacca, e un museo commemorativo per Giovanni Paolo II e Stefan Wyszynski, il leader della Chiesa cattolica polacca durante il regime sovietico.

Fonti: BBC.com.

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