I due busti in alto rilievo provenienti dal Museo Nazionale di Palmira e restaurati dall’Istituto Superiore per la Conservazione del Ministero dei beni culturali sono stati riportati in Siria.
Le due opere, vandalizzate dalle milizie dell’auto-proclamato Stato islamico durante l’occupazione del sito archeologico, sono state sottoposte a un intervento conservativo ad elevata tecnologia: ampie porzioni di modellato sono state ricostruite in virtuale e poi, tramite stampa in 3D, riprodotte per sinterizzazioni di polveri e ancorate all’originale con vincolo reversibile.
Sono «le prime e uniche opere d’arte a essere uscite da Siria e Iraq in questi anni di guerra e a tornare dopo un minuzioso lavoro di riparazione senza essere state sottratte dai trafficanti» sottolinea Francesco Rutelli, regista dell’operazione.
«I due busti diventeranno così testimoni della guerra, della volontà di distruzione ma anche della volontà di restauro».
Fonti: ansa.it, lastampa.it.