Recensione: “Oppio. Storia di una droga dagli Egizi a oggi” – M. Seefelder
Il best-seller di Matthias Seefelder, Oppio, edito nel 2021 da Odoya, è molto più della storia di una droga.
Il best-seller di Matthias Seefelder, Oppio, edito nel 2021 da Odoya, è molto più della storia di una droga.
Fra Tre e Quattrocento, in Europa, complessivamente le istituzioni adottarono una linea più elastica verso la prostituzione, soprattutto in Italia, Spagna e Francia.
L’idea del bordello come spazio controllato dalle pubbliche istituzioni, nel quale garantire le attività di meretricio, risale al Basso Medioevo. La prostituzione è, come spesso si dice, “il mestiere più antico del mondo”; eppure, questa professione ha conosciuto notevoli sviluppi proprio nel corso dell’età di mezzo.
La rappresentazione della donna in età medievale e moderna, come ben si sa, consiste in una perenne oscillazione tra due opposte categorie: la santa e la strega.
Siamo abituati a pensare al Natale come a un periodo di gioia e tranquillità famigliare. Nel corso della storia non è sempre stato così, come nel caso di Budapest del secondo dopoguerra.
In Francia il movimento è nato come espressione di ceti piccolo borghesi e provinciali resi precari dalla globalizzazione, non diversamente da come il movimento poujadista interpretò le paure di artigani e bottegai minacciati dall’affermarsi della grande distribuzione negli anni Cinquanta.
In questi giorni si è tornato a parlare di un personaggio molto noto della storia repubblicana d’Italia. Si tratta di Luigi Calabresi, padre dell’attuale direttore del quotidiano La Repubblica.
Se siete appena rientrati dalle ferie e il ricordo delle vacanze si affievolisce sempre di più nei meandri della vostra mente, questo è l’articolo che fa per voi.
In questi giorni si è tornato a parlare dell’introduzione dei numeri arabi in Europa, in seguito alle polemiche sorte dopo che una pagina Facebook ha pubblicato un post su un certo Tarim Bu Aziz che avrebbe chiesto di introdurre i numeri arabi nelle scuole italiane per favorire l’integrazione.
Prima di diventare regista, Kubrick lavorò per cinque anni come fotografo per la rivista Look, a cui si unì nel 1945 all’età di 17 anni.