16 fotografie a colori che vi lasceranno senza fiato. Siete pronti a tornare sul Transatlantico più famoso (e sfortunato) del mondo?
La storia la conosciamo un po’ tutti. Doveva essere il viaggio inaugurale, poi nel mezzo dell’Oceano Atlantico l’impatto, complice la sfortuna (assenza di vento e mare piatto), con un iceberg e la tragedia dovuta all’assenza di un numero adeguato di scialuppe per tutti. L’onore di un capitano che volle affondare con la sua nave, esortando gli uomini ad essere eleganti sino alla fine: “be english!”, ma anche i suoi evidenti errori di valutazione nonostante la lunghissima esperienza.

le dimensioni del titanic
Erano gli anni finali della Belle époque, l’Europa stava ancora vivendo il sogno di un’epoca fatta di grandi progressi scientifici e tecnologici, ma che doveva far i conti con le rivendicazioni sociali e la grande povertà diffusa che spingeva molti a partire per le Americhe in cerca di fortuna.
è la storia di molti tra quelli che morirono in quella fredda notte del 14 aprile 1912 nelle acque gelate dell’Atlantico (la temperatura era pochi gradi sopra lo zero); solo 705 persone – su 2223 uomini tra equipaggio e passeggeri – riuscirono ad arrivare al porto di New York, salvati poche ore dopo l’affondamento del Titanic dalla nave Carpathia e in maggioranza appartenenti alla prima classe.
Il relitto del Titanic giace ancora oggi sul fondale dell’oceano, a quasi 4km di profondità, diviso in due tronconi principali. Probabilmente non sarà mai recuperato, visto le evidenti difficoltà tecniche e il costo esorbitante per un’operazione simile, tuttavia possiamo ricostruirne la grandezza attraverso i colori e lasciare che riposi sul fondale.
Il Titanic in costruzione nel porto di Queen’s Island, Belfast, Irlanda.
Il transatlantico fu costruito mentre nello stesso momento veniva eseguita la ristrutturazione dell’Olimpic, suo gemello
Le sue dimensioni erano talmente grandi che obbligarono l’azienda Harland and Wolff a costruire un nuovo bacino di carenaggio, demolendo i tre costruiti in precedenza qui.
Costruzione della prua
Il Titanic lascia Belfast, accompagnato da due navi-rimorchio
Fotografia risalente al 10 aprile 1912, il Titanic lascia il porto di Southampton diretto a New York; non arriverà mai
L’ultima foto del Titanic prima che si inabissasse
La lussuosa prima classe, il Café Parisien
Stanza di prima classe, arredata in stile imperiale (B-64)
Altra stanza di prima di classe (B-38)
Stanza di prima classe, decorata in stile olandese moderno (B-59)
Stanza di prima classe (B-60)
La palestra del Titanic; includeva anche un sacco per pugilato, una cyclette e un vogatore
La stanza per fumatori di prima classe, accessibile solo agli uomini. Lo stile della stanza è giorgiano, molto popolare tra i “gentlemens.
La sala da pranzo di prima classe, la più grande stanza della nave, poteva accogliere fino ad 554 passeggeri
La sala d’ingresso per la famosa scalinata di prima classe
Articolo a cura di Stefano Borroni
Una stazza impressionante e davvero molto elegante e raffinata nel’arredo e nei dettagli delle sale interne. Vista l’imponenza risulta quasi incredibile pensare al suo affondamento causato da un’iceberg come è impressionante pensare che è tuttora là dove si è inabissata diventando patrimonio sommerso.
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